Metaverse: una decifrazione del termine e dei concetti alla sua base.

Enrico Speranza
5 min readJun 30, 2021

Come un termine abusato sta diventando un meme ormai privo di significato, puro significante…

Su queste pagine, probabilmente poco lette, abbiamo ampiamente dibattuto sulla definizione di Mondo Virtuale. Chi vuol vedere cosa dicono i “sacri testi” vada qui:

Il problema di questi ultimi tempi (Giugno 2021) è che tale definizione sta perdendo significato molto velocemente ed in pratica “Mondi Virtuali”, Metaverse e dintorni stanno diventando un meme di cui dibattere senza ormai un vero significato. Il Metaverse è tutto e come più volte si è detto Internet stessa è il vero “Metaverse”.

Link per il Mirror: https://archive.ph/U93P1

In realtà la questione è ovviamente molto più complessa ed i Mondi Virtuali odierni stanno per essere fagocitati soprattutto dagli scambi associati alle BlockChain. Invece di essere una delle fondamenta portanti dell’infrastruttura completamente decentralizzata del perfetto Metaverse, le BlockChain ne diventano l’unico scopo e dunque l’elemento economico transazionale assurge ad essere l’unica e sola motivazione portante a discapito ad esempio dell’elemento sociale e collaborativo.

L’idea originaria, vorrei ricordare, non era quella di creare un mercato dei contenuti creato dagli utenti governato dalle BlockChain, ne era la conseguenza, non l’obiettivo. Quello che i pionieri di questi esperimenti informatici volevano costruire erano degli ambienti collaborativi completamente virtuali ed immersivi. Certamente la tridimensionalità ha la sua importanza, ma è soprattutto con la Realtà Virtuale che si ottiene la giusta immersività che cambia qualitativamente l’esperienza utente. Poter dialogare, spostare oggetti, costruire insieme qualcosa in VR è una possibilità che rende un ambiente collaborativo “reale” tanto quanto quello che quotidianamente proviamo ed utilizziamo.

Resta tuttavia il problema della frammentazione delle diverse esperienze, non esiste infatti un’unica simulazione in grado di contenere tutti gli utenti allo stesso tempo. Esistono infatti diversi Mondi Virtuali, uno differente dall’altro, con scopi, sistemi e utenti molti differenti l’uno dall’altro.

Il problema reale è che la questione della definizione di Metaverse, e dei sui complessi dettagli tecnici, sono un esercizio accademico sicuramente interessante ma molto lontano dagli obiettivi delle diverse società sviluppatrici. L’idea stessa è divenuta una coperta che viene tirata a seconda del vento che tira: oggi possono essere le BlockChain e la loro enorme massa monetaria in grado di deformare ogni realtà quanto la vicinanza di un pianeta ad una “singolarità”, domani sarà il palcoscenico per creare “spettacoli virtuali” (qualcuno ha parlato del progetto Sansar?)da trasmettere in video sulle diverse piattaforme come youtube.com, facebook.com o twitch.tv. Possono anche diventare velocemente (come dimostrano alcuni degli ultimi finanziamenti) piattaforme per la comunicazione aziendale avanzata onde sopperire a tutte le problematiche create da questa terribile pandemia mondiale di COVID.

Conclusioni: delusione e rammarico…

Parlando qui e la in vari gruppi devo dire che il mio rammarico ha raggiunto vette sempre più alte e con essa la delusione di vedere finalmente realizzato il vero “Metaverse”. Cercherò di delinearne i diversi motivi qui di seguito:

  1. Tutte le piattaforme continuano ad essere private e ad sorgente chiuso. Tranne il grande progetto di Mozilla Hubs ed il fu High Fidelity VR non si vede ombra di progetti completamente Open Source. Questa è veramente una grande occasione perduta, un Metaverse completamente Open Source permetterebbe il contributo proporzionale di una vasta comunità di sviluppatori e singole persone sparse per il mondo. Anche un piccolo contributo può essere un grande aiuto oltre che un importante vantaggio per chi voglia magari capire come funziona una piattaforma di questo tipo. Inoltre ognuno realizza e crea il proprio “piccolo giardinetto” di utenti, senza pensare ad una possibile compatibilità ed interoperabilità tra più sistemi.
  2. Nessuna creazione di un protocollo condiviso Open e Royalty Free. Ogni volta che faccio notare come non esista uno standard aperto, riconosciuto ed utilizzato per la comunicazione tra mondi virtuali ottengo di rimando la solita vignetta: https://imgs.xkcd.com/comics/standards.png Sarà pur vero, ma va anche detto che attualmente non esistono protocolli di questo tipo e che nel caso di internet qualcuno dovrebbe far notare che ogni applicazione (anche proprietaria…) che usiamo si basa su centinaia di standard e protocolli aperti che ormai sono diventati una norma. E perchè questo non dovrebbe avvenire anche per i od il “Metaverse” ?
  3. Il termine “Metaverse” è stato a tal punto sfruttato che ha ormai perso ogni valido significato. Per me Metaverse è certamente uso di BlockChain, ma non solo, è un sistema di videoconferenza 3D, ma non solo. Il Metaverse è un possibile palcoscenico virtuale, ma anche una reale piattaforma per permettere la costruzione tridimensionale collaborativa in tempo reale tra più utenti oltre ovviamente a sperimentare l’elemento “gioco” che è essenziale e fondante.
  4. Nell’uso delle BlockChain nei Mondi Virtuali penso che l’articolo: https://nfts.wtf/metaverse-worlds-are-boring-and-why-kids-dont-go-outside-anymore/ abbia sicuramente ragione. Obbligare gli utenti ad avere e comprare tramite BlockChain terreno virtuale od Avatar per poter “partecipare” alla piattaforma è una scelta che non permette di sperimentare facilmente ed alza troppo il “costo di ingresso”. Ormai le diverse piattaforme fanno letteralmente a gara per carpirci gli ultimi spiragli di tempo libero a nostra disposizione. E’ essenziale quindi rendere il tutto quanto più semplice possibile ed eliminare quindi tutte “le barriere di ingresso”. Sull’uso per l’economia interna della BlockChain non credo si debba sprecare fiato: la BlockChain è l’unica soluzione valida a mio parere!
  5. L’ambito tecnico e progettuale viene come sempre dimenticato e reso di secondaria importanza. Errore comune, la tecnologia è essenziale e se pur non visibile agli utenti può essere fatta percepire maggiormente e soprattutto essere un ambito didattico molto prezioso. Creare un Metaverse è sicuramente un’attività molto complessa, ma comunque possibile. E’ solo una questione di tempo e l’utilizzo delle tante componenti già presenti in rete permetterebbe di abbassare di molto i costi rendendo molto più veloce lo sviluppo.

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